Molte abitazioni presentano zone luminose e zone meno luminose. Le zone più luminose vengono sfruttate per svolgere le attività quotidiane, mentre le zone meno luminose vengono spesso lasciate in disparte e spoglie. Ma proprio quella zona poco utilizzata e lasciata da parte può diventare il luogo ideale per una piccola giungla domestica, grazie alle piante da interno poca luce.
Infatti esistono alcune varietà di piante che richiedono poca illuminazione e sono quindi perfette per arredare gli angolini più bui di casa. Si tratta di varietà di piante da interno che in natura vivono nei sottoboschi, quindi in zone di per sè poco luminose.
Se desiderate conoscere le principali piante da appartamento potete leggere questo articolo di approfondimento:
Ho raccolto 10 varietà di piante ideali per realizzare una piccola giungla domestica al buio.
Indice dell'articolo
L’edera: la pianta del sottobosco
Senza addentrarci in territori tropicali o troppo distanti da noi, ci sono alcune varietà di piante da appartamento nostrane perfette per essere coltivate con poca luce. Il primo esempio è l’edera, una pianta che vive spesso nel sottobosco o comunque in zone d’ombra e che odia la luce diretta del sole. È quindi perfetta per essere posizionata lontano dalle finestre e dai raggi diretti del sole.
L’annaffiatura va fatta regolarmente ogni qual volta il terriccio risulti completamente asciutto. È infatti una pianta che mal sopporta i ristagni idrici.
La bellezza dell’edera è che si tratta di una pianta rampicante, quindi la possiamo far crescere a cascata, oppure farla arrampicare su un supporto. Ne esistono inoltre di differenti forme e colori e sono quindi perfette per realizzare un angolo verde in casa.
Piante da interno poca luce: la felce
Un’altra specie presente ancora nei boschi alpini e con origini antichissime è la felce. Si tratta di una pianta da sottobosco che non ama quindi la luce diretta del sole, ma preferisce invece un ambiente in penombra. Ne esistono di molte varietà e possono essere utilizzate per realizzare una piccola giungla domestica.
Attenzione però all’irrigazione e all’ambiente. Sono infatti piante che amano l’umidità. Basta infatti osservare in natura dove crescono: in ambienti ricchi di umidità, vicino a torrenti e corsi di fiumi. Se quindi non viene posizionata in un ambiente umido, come potrebbe essere il bagno, è importante che venga nebulizzata frequentemente con l’acqua per permetterle di mantenere le foglie umide. Ovviamente anche l’irrigazione deve essere fatta in modo costante.
Il pothos: un must tra le piante da interno
Il Pothos è una pianta da appartamento che non dovrebbe mai mancare. È infatti facilissimo da coltivare e praticamente impossibile da far morire, perché si adatta ad ambienti luminosi e ambienti bui, sopporta benissimo periodi prolungati di siccità e richiede pochissime cure.
Tra le piante da interno poca luce è sicuramente uno dei più facili da coltivare. Se coltivato in una zona poca luminosa, le sue foglie risulteranno meno colorate e se si tratta di una varietà variegata, tenderanno ad essere omogenee e scarsamente variegate. La sua crescita sarà più lenta, ma comunque non soffrirà l’assenza di luce.
La Sanseveria
Di facilissima coltivazione e facilmente rintracciabile in molte case di italiani, la sanseveria è una pianta da interno che vive anche con poca luce. Si tratta infatti di una varietà che non ama i raggi diretti del sole e che preferisce quindi zone d’ombra o in semiombra.
Non richiede molte cure, l’annaffiatura va fatta una volta a settimana o comunque una volta che il terriccio risulti completamente asciutto.
Una piccola palma: la Kentia
La Kentia è una pianta da interno dall’impatto estetico interessante, perché assomiglia ad una piccola palma. Anche lei odia i raggi diretti del sole e quindi è ideale posizionarla lontano dalle finestre esposte a sud, dove il sole filtra all’interno della casa.
Io l’ho posizionata come esperimento sulla mia scrivania da lavoro, che purtroppo si trova in un angolo un po’ buio della mia abitazione. Cresce bene e in modo rigoglioso, donandomi un piccolo angolino verde anche in una zona buia di casa.
La Kentia ha bisogno di un’irrigazione costante durante la stagione vegetativa e di un’irrigazione meno abbondante nei mesi invernali.
Zamioculcas
La Zamioculcas è una pianta di origini tropicali che da qualche anno è diventata di moda e quindi facilmente reperibile nei vivai. Si tratta di una varietà che può raggiungere i 60-70 cm di altezza ed ha una crescita molto lenta.
Si tratta di una pianta da appartamento facile da coltivare e che non ha troppe pretese. Infatti cresce bene in ambienti molto luminosi, così come in ambienti con poca luce. Non sopporta i raggi diretti del sole così come le correnti di aria e il clima troppo freddo. Un’altra cosa che tollera poco sono i ristagni di acqua: quindi l’annaffiatura va fatta solo quando il terreno risulta totalmente asciutto.
Pianta per poca luce: l’Aspidistra
L’Aspidistra è una pianta di origine Cinese e si tratta di una pianta erbacea sempreverde. Facilissima da coltivare in vaso e in appartamento si adatta bene ad ambienti con poca luce e scarsamente illuminati.
Dato che vive in natura in un ambiente piuttosto ostile ha un buon grado di adattabilità, ecco perché è adatta ad essere coltivata in ambienti poco luminosi. Però non tollera bene le alte temperature, quindi è assolutamente sconsigliato posizionarla vicino a caloriferi o in ambienti molto caldi, come potrebbe essere la cucina.
Come per la maggior parte delle piante da interno, richiede un’irrigazione costante nella stagione calda e un diradamento nella stagione fredda.
Filodendro: una pianta scenografica
Il Filodendro è una delle piante da interno più amata grazie al suo aspetto scenico e di impatto. Si tratta infatti di una pianta con foglie di grandi dimensioni e dagli intagli incredibili.
È altamente adattabile e per questo può essere posizionata in ambienti con poca luce. Attenzione però che se l’illuminazione non è ottima produrrà meno fori sulle foglie e la sua crescita, così come la produzione delle foglie, sarà più lenta.
È una pianta che ha bisogno di molta acqua, soprattutto nella stagione calda. È consigliabile anche nebulizzare le foglie per mantenere il giusto grado di umidità. Ma attenzione ai ristagni idrici che fanno soffrire molto la pianta.
Ficus: una pianta per zone poco luminose
Il Ficus è una pianta da interno dalle dimensioni generose. Si tratta infatti di un vero e proprio piccolo arbusto che può essere coltivato in vaso. Si tratta anch’esso di una pianta tropicale e come tale ha bisogno di umidità. Le nostre abitazioni non presentano di norma il giusto grado di umidità ed è quindi indispensabile tenere nebulizzate anche le foglie.
L’irrigazione è più frequente nel periodo estivo, 3-4 volte a settimana, mentre in inverno può bastare una sola volta. Fondamentale, come già visto anche in precedenza, è evitare i ristagni d’acqua che fanno marcire le radici.
Araucaria
Per finire la carellata di piante da interno poca luce vi presento l’Araucaria. Si tratta di una pianta molto diffusa in passato nelle residenze signorili. Si tratta di una conifera che può facilmente essere coltivata in vaso.
L’irrigazione deve essere costane e regolare nei periodi estivi, accompagnata anche da nebulizzazione se si tratta di periodi particolari di siccità, mentre in inverno possiamo diradare l’annaffiatura.
Si tratta di una pianta che cresce bene anche in presenza di poca luce, adatta quindi a creare un piccolo angolino verde nella zona meno utilizzata di casa.
Ecco svelate 10 piante da interno poca luce, che possiamo coltivare in casa negli angolini meno utilizzati. Se vi restano domande non esitate a contattarmi.