Cucina funzionale: cosa non deve mancare

Quando si progetta una cucina bisogna prestare attenzione a molti aspetti. Spesso però ci si limita a valutare l’aspetto estetico, tralasciando la funzionalità. In realtà funzionalità ed estetica possono andare di pari passo e si può quindi facilmente progettare una cucina funzionale che lasci i vostri ospiti a bocca aperta.

Come? Seguendo piccoli accorgimenti che renderanno il quotidiano lavoro di preparazione delle pietanze più agevole e al contempo ci aiuteranno a mantenere l’ordine nel cuore della nostra casa. E questo che fanno le cucine funzionali.

Scopriamo nell’articolo come realizzare una cucina funzionale.

Ergonomia: scegliere l’altezza giusta

Una cucina per poter essere definita funzionale deve essere senza dubbio facile utilizzare. E sembra di no, ma l’altezza del piano di lavoro è un aspetto spesso sottovalutato, ma che riveste un’importanza cruciale.

Si parla quindi di ergonomia quando si va a definire l’altezza che dovrebbe avere il corpo basi della cucina per consentire una facile preparazione dei cibi. In linea generale perché un piano di lavoro sia considerato ergonomico deve avere un’altezza pari all’altezza del gomito piegato a 90° meno 15 cm. Per comodità riportiamo qui sotto uno schema riepilogativo dell’azienda Valcucine, leader nella produzione di cucine, che da sempre ha un occhio attento all’aspetto ergonomico delle sue collezioni.

Credits Valcucine

Ovviamente queste sono indicazioni di massima, poi la cucina deve essere adattata alle esigenze di ognuno.

Se volete leggere alcuni consigli per progettare la cucina in generale ecco l’articolo che fa per voi:

Come disporre una cucina funzionale

Esempio di cucina funzionale
Credits Team7

In fase di progettazione è fondamentale pensare attentamente alla disposizione della cucina. In linea generale si ritiene che la cucina possa essere suddivisa in 3 zone distinte:

  • Zona cottura
  • Zona lavaggio
  • Zona conservazione

La disposizione ideale della cucina funzionale sarebbe ad angolo. Esiste infatti una teoria che sottolinea come una disposizione a triangolo delle zone sopra indicate sia la più funzionale possibile. In sostanza nella disposizione dei nostri moduli cucina dobbiamo cercare di ricreare un triangolo equilatero tra piano cottura, lavello e frigorifero. Le cucine funzionali di norma hanno questa disposizione, ma come vedremo non è una regola assoluta.

Credits Valcucine

Ovviamente non tutti si possono permettere di avere una cucina angolare, a volte lo spazio e la disposizione degli attacchi obbliga alla realizzazione di una cucina lineare. Nessun problema, possiamo sempre realizzare una cucina funzionale lineare. L’importante è mantenere distinte le tre aree di lavoro.

Ad esempio possiamo iniziare la composizione andando ad inserire la colonna frigo, seguita dalla zona lavaggio, con lavastoviglie imprescindibile, e lavello. È importante che tra la colonna e il lavello ci siano almeno 15 cm che permettono un lavoro agevole. L’ideale sarebbe comunque avere almeno un piano di lavoro libero di 60 cm.

Proseguendo poi con la cucina lineare si arriva all’area cottura con i fuochi o il fornello ad induzione. Anche qui tra zona lavaggio e piano cottura è bene avere un piano d’appoggio che sarà fondamentale per tagliare le verdure, organizzare le preparazioni ed impiattare.

Un’altra configurazione di cucine che permette di rispettare la regola del triangolo è se si ha la possibilità di inserire un’isola o una penisola operativa. Per operativa si intende che ospita o il lavello o il piano cottura.

Credits Valcucina

Dislocare una delle due funzioni sull’isola dà la possibilità di avere più piano d’appoggio e una razionalizzazione migliore degli spazi. Questa soluzione però deve essere ben valutata a livello progettuale, perché disporre il piano cottura sull’isola implica portare il tubo del gas, nel caso di piano cottura a gas, o una presa elettrica se si opta per l’induzione. Bisogna poi valutare un sistema di aspirazione consono, che può essere a soffitto oppure integrato nelle basi. Al contrario se si posiziona la zona lavaggio vanno portati gli attacchi dell’acqua e gli scarichi. Sono quindi modifiche che richiedono interventi di muratura a volte importanti.

Quali basi scegliere

Per ottimizzare la funzionalità della cucina sono consigliate le basi con cassetti e cestoni. Costano di più rispetto alle basi con la semplice porta, ma nell’utilizzo di tutti i giorni si rivelano davvero funzionali. Con un gesto infatti si apre il cassetto e si può vedere a colpo d’occhio tutto quel che si trova all’interno. Se poi i cassetti vengono ottimizzati e organizzati con accessori interni divisori la funzionalità è assicurata.

Quali pensili scegliere

La scelta dei pensili ricade spesso sui classici con anta apertura destra o sinistra. In realtà quelli con apertura basculante o a rialza sono sicuramente più comodi perché ci permettono di cucinare in tutta libertà senza avere nessun tipo di intralcio o ostacolo. Le cucine funzionali presentano di norma questi pensili.

Ottimizzare la base ad angolo

Se nella nostra composizione è presente una base ad angolo è di assoluta importanza ottimizzare al meglio lo spazio. Spesso infatti la parte dietro non viene utilizzata perché difficilmente accessibile. Esistono in commercio diversi sistemi che consentono di sfruttare al meglio lo spazio grazie a sistemi di cestelli estraibili a mezzaluna.

I materiali della cucina funzionale

Funzionale è senza dubbio sinonimo di facilità di pulizia. Se la cucina è comoda da utilizzare deve essere comoda anche da tenere pulita, oltre che comoda per mantenere l’ordine. È bene quindi scegliere con oculatezza i materiali che la compongono.

Senza dubbio il piano da lavoro è l’aspetto più importante. Il fascino delle pietre naturali è intramontabile però dobbiamo tenere conto che hanno bisogno di più cure. Bisogna prestare attenzione alle sostanze acide, perché possono macchiare il piano, al calore e ai detergenti che si utilizza per la pulizia.

L’acciaio inox soprattutto se satinato e opaco è senza dubbio più facile da mantenere pulito, perché basta una spugna umida e dell’alcool se è presente dell’unto. I top in acciaio sono antigraffio e possono quindi essere utilizzati come veri e propri piani di lavoro per impastare cucinare ma anche affettare. Non temono il calore in alcun modo, ma d’altro canto danno un aspetto alla cucina più professionale e distaccato che non piace a tutti.

Un buon compromesso può essere rappresentato d un piano in laminato o laminam, materiali meno costosi che presentano una facilità unica di pulizia anche se l’aspetto estetico può non incontrare il gusto di tutti. Scriveremo un articolo di approfondimento sui differenti piani di lavoro, perché ce ne sono davvero una miriade con caratteristiche profondamente distinte tra loro.

Un altro aspetto che merita una riflessione è la scelta della maniglia. Considerando che capiterà di aprire le ante con le mani sporche meglio scegliere una maniglia lineare senza troppe lavorazioni. Una soluzione potrebbe essere anche la gola o l’apertura push-pull.

Cucina funzionale piccola: alcuni consigli

Le abitazioni moderne sono sempre di dimensioni più piccole. Quinci come rendere una cucina piccola estremamente funzionale? Abbiamo raccolto alcuni consigli che si aggiungono a quelli descritti fino ad ora.

Partiamo dal piano di lavoro. Di norma ha una profondità di 60 cm, ma se realizzato anche solo 10 cm più profondo permette un utilizzo completamente diverso della cucina, perché possiamo ad esempio mettere delle mensoline sottopensile in cui riporre le spezie e tutto quello che desideriamo avere a portata di mano cucinando.

Possiamo anche posizionarvi quei piccoli elettrodomestici, come tostapane o frullatore senza che rubino spazio contenitivo. Un consiglio in più: non è necessario che realizzi tutte le basi a misura aumentando la loro profondità, puoi tenere anche quelle che già possiedi e realizzare solamente il piano di lavoro più profondo, così risparmi economicamente ma ci guadagni in funzionalità.

Le cucine piccole possiedono spesso un problema di mancanza di piani d’appoggio. Esistono davvero innumerevoli soluzioni che permettono di risolvere questo problema, come ad esempio il piano estraibile. Di solito viene posto vicino al piano cottura e si tratta di un vero e proprio piano d’appoggio che si estrae dalla base. Quando chiuso sembra un normale cassetto, una volta aperto diventa un comodo appoggio in più.

Un’altra soluzione è quella di evitare le colonne, quindi inserire solo quelle strettamente necessarie, ossia quella per il frigorifero. Il forno inserito nella colonna è sicuramente molto comodo, ma possiamo sempre posizionarlo sotto il piano cottura ed avere così più piano d’appoggio.

Infine è bene sfruttare tutto lo spazio a disposizione in altezza per contenere, utilizzando anche dei moduli sopracolonna.

E voi come avete reso la vostra cucina davvero funzionale? Fatecelo sapere nei commenti.

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