Quando si progetta la cucina, va prestata la giusta attenzione alla scelta di tutti gli elettrodomestici e alla cappa cucina in particola modo. Infatti è uno degli elettrodomestici che più dovrebbe essere utilizzato in cucina perché permette di aspirare odori, fumi, grasso e residui di cibo garantendo un ambiente salubre e salutare. Ma spesso presi dalla fretta del momento si presta poca attenzione alla sua scelta.
In questo articolo vi vorrei invece guidare alla scelta della cappa che meglio può assecondare le vostre esigenze. Infatti a seconda di alcuni aspetti, come la dimensione della stanza, quanto si cucina e per quante persone si cucina di norma andranno prese decisioni differenti.
Scopriamo quindi nella guida per scegliere la cappa cucina tutti i dettagli.
Indice dell'articolo
Cappa aspirante o cappa filtrante

Esistono due tipologie di cappe per cucina:
- la cappa aspirante
- la cappa filtrante
La cappa aspirante deve essere collegata ad una canna fumaria che conduce all’esterno e in sostanza convoglia verso l’esterno l’aria e i fumi della cucina, garantendo così un buon ricambio d’aria. Ma in alcune situazione, in cui ad esempio non vi è la possibilità di realizzare una canna fumaria, si opta per la cappa filtrante.
Questo tipo di cappa aspira l’aria presente nella stanza, la filtra eliminando le particelle d’aria nocive e i residui di cibo e la inserisce di nuovo nell’ambiente. Per rendere questo sistema di aspirazione perfetto va di norma collegato ad un sistema di areazione forzata.
È bene sottolineare che la cappa cucina è fondamentale per evitare che i fumi della cucina si espandano in tutto l’ambiente, ma anche per mantenere una qualità dell’aria ottima all’interno dell’abitazione garantendo così il giusto ricirclolo d’aria. Non a caso se si possiede un fornello a gas è obbligatoria l’installazione di una cappa cucina.
Entrambi i tipi di cucina presentano dei filtri che permettono appunto di catturare le impurità. Ne esistono di due tipi: quelli in metallo che possono essere lavati e quindi utilizzati più volte e quelli in materiale deperibile che quindi deve essere cambiato ogni 6 mesi circa, a seconda dell’utilizzo che si fa della cappa. Le cappe filtranti possiedono poi un filtro cattura odori, di norma al carbone attivo, che serve proprio a catturare l’odore delle pietanze che si cucina e a immettere nella stanza aria pulita. Anche questo filtro va cambiato con frequenza, ogni sei mesi per un utilizzo normale, più frequente se si cucina molto, meno di frequente se invece si cucina poco.
Interessante sapere che spesso le cappe aspiranti possono essere trasformate in filtranti e viceversa. È meglio però sempre controllare con il produttore la fattibilità di questa operazione.
Le dimensioni della cappa cucina

Quali dimensioni deve avere la cappa? Di norma possiede una dimensioni pari o superiore al piano cottura. Questo sia per un fattore estetico che per un fattore di praticità. Infatti più grande sarà la sua superficie più sarà facile catturare fumi e odori.
Nelle penisole e nelle isole cucina spesso presento anche dimensioni ben superiori perché si trasformano al contempo in elementi di arredo. Le aziende di produzione le propongono sempre nelle dimensioni standard che normalmente possiedono anche le basi cucina predisposte per i piani cottura, ossia partono da una dimensioni di 60 cm, per passare poi a 90 cm fino a 120 cm. Nelle versioni più ampie di norma è la scocca, ossia il rivestimento esterno, che presenta dimensioni superiori, mentre il motore cappa è effettivamente più piccolo.
La portata della cappa per cucina

La scelta della cappa da cucina va fatta senza dubbio prestando attenzione all’estetica, ma va prestata la giusta attenzione anche ad alcuni aspetti tecnici, primo fra tutti la portata. Infatti la cappa cucina ha come scopo principale quello di assorbire gli odori ed evitare che si diffondano in tutta la casa. Questo è assicurato solo se si sceglie una cappa con la portata giusta, ossia con una capacità di aspirazione adeguata.
Ma come si fa a calcolare la sua portata e a scegliere il modello migliore? Per farlo bisogna calcolare il volume della stanza in cui verrà inserita e moltiplicarlo per 10. Un esempio pratico: prendiamo come esempio una cucina che presenta una metratura di 12 mq con un’altezza di 2,70 metri standard, la portata della cappa si calcolerà così:
portata cappa: 12×2,70×10=324 metri cubi l’ora
Allo stesso modo, se la cucina è inserita in un ampio open space che comprende anche il soggiorno nel conteggio dovremo considerare anche le dimensioni del soggiorno perché di fatto si tratta di un unico ambiente. Ricordo infine che se si opta per una cappa filtrante al posto dell’aspirante la capacità di aspirazione diminuisce del 30%.
La rumorosità della cappa

Un altro aspetto tecnico molto importante da valutare è la rumorosità della cappa. Spesso infatti non la si accende perché disturba la conversazione oltre ad essere un fastidioso rumore di sottofondo se si passa molto tempo in cucina.
Per il corretto funzionamento della cappa andrebbe accesa 5 minuti prima di iniziare a cucinare e bisognerebbe lasciarla accesa per 10 minuti dopo la fine della preparazione delle pietanze. In questo modo si scongiura la possibilità del crearsi di condensa nei condotti, ma spesso non lo si fa proprio perché fa un rumore insopportabile.
La maggior parte del rumore è prodotto dall’aria nei tubi del condotto, quindi più aumentiamo la velocità e quindi l’aria aspirata presente nei condotti, più risulterà rumorosa. I produttori di cappe di cucine hanno studiato sistemi sofisticati di insonorizzazione che garantiscono la riduzione del rumore fino a 33 decibel nella velocità più bassa, ossia il rumore prodotto da un bisbiglio. Nella velocità massima invece produce 50 decibel. Per fare un paragone, le cappe più economiche presenti in commercio presentano di norma una rumorosità di 66 decibel nella potenza massima, pari al rumore di un’automobile.
Quindi quando si acquista la cappa della cucina è fondamentale prestare attenzione anche a questo aspetto e verificare se la rumorosità indicata è in potenza minima o massima. Infatti spesso i produttori indicano solo la rumorosità al minimo della velocità.
Per ridurre la rumorosità della cappa può essere scelta una soluzione alternativa, ossia quella di spostare il motore che aspira nel sottotetto o addirittura all’esterno. Esistono infatti alcuni modelli di cappa che consentono di avere il motore remoto diminuendo di molto il rumore emesso e avendo la possibilità di montare un motore più potente con maggiore portata d’apirazione.
I differenti modelli di cappa per cucina

Come visto in precedenza, la cappa cucina oltre ad avere un innegabile compito tecnico da svolgere, è un soggetto molto importante per l’estetica finale della cucina. Va quindi scelta con attenzione e soprattutto rispettando lo stile di arredo della cucina.
Ad esempio se si sceglie una cucina classica o country la cappa sarà una cappa a camino con corpo in muratura e trave in legno. Al contrario se si sceglie uno stile moderno potrà essere completamente a scomparsa nel pensile o nel soffitto, oppure essere in acciaio a vista.
Per questo sono presenti tantissimi modelli in commercio, vediamo i principali.
Cappa ad incasso

La cappa ad incasso è molto diffusa nelle cucine economiche e nelle cucine a cui si vuole dare una spetto minimale. Infatti l’elettrodomestico non si vede affatto perché viene nascosto all’interno del pensile cucina, così come il tubo di conduttura dei fumi. Di norma presenta una vela inferiore che può essere aperta per ampliare la superficie di aspirazione. Infatti i pensili presentano una profondità di 35 cm, mentre il piano cottura presenta una profondità di 60 cm.
Cappa a parete

La cappa a parete è la classica cappa con scocca a vista. Può essere realizzata in differenti materiali, come acciaio inox, vetro temperato, muratura o legno. Di norma presenta una forma a camino con canna fumaria a vista, ma ultimamente sono state presentate cappe cucina a parete dai design più disparati e accattivanti.
Quando scegliete il modello fate però attenzione a rispettare lo stile di arredo, quindi a non scegliere una cappa troppo moderna se la cucina è arredata in stile classico o a scegliere una cappa camino classica se state arredando un ambiente di design.
Cappa per isola o penisola

Le cappe per isola e penisola abbiamo visto che spesso sono di dimensioni più generose rispetto le cappe normali da parete o ad incasso. Esse però presentano un design particolare che associa al corpo aspirante anche altre funzioni, come ad esempio una rastrelliera portautensili.
In ogni caso la scelta della cappa cucina per l’isola è fondamentale per la buona riuscita dell’intero design. Infatti va scelto un modello che non sia troppo impattante a livello estetico per non creare una composizione troppo pesante e rischiare così di creare una barriera tra cucina e soggiorno. Allo stesso tempo deve però garantire una buona aspirazione ed essere quindi funzionale.
Cappa a scomparsa

Spesso nelle isole o nelle penisole viene scelta una cappa a scomparsa. Si tratta di una cappa montata nella base cucina, quindi non a soffitto come normalmente succede. Quando si utilizza il piano cottura, spesso ad induzione, la cappa sale dal piano cucina e aspira i fumi, quando invece il piano cottura non è in funzione scende e scompare alla vista.
È una soluzione perfetta per chi desidera avere un design pulito senza rinunciare alla funzionalità di un’ottima cappa aspirante.
Cappa nel controsoffitto

L’ultimo modello che vi presento è la cappa a controsoffitto. È presente in moltissime cucine moderne perché viene installata sopra il piano cottura, ma a livello di soffitto così la cucina sembra sprovvista del tutto della cappa, ma soprattutto del suo forte impatto estetico. Ovviamente perché sia efficace, il suo livello di aspirazione deve essere ben elevato e superare quindi il minimo che abbiamo calcolato in precedenza perché dovrà essere in grado di filtrare molta più aria. Si tratta comunque di un’ottima soluzione se si desidera un design davvero minimal.
In questa guida abbiamo visto quali sono gli aspetti tecnici da valutare quando si sceglie la cappa cucina, oltre ai modelli presenti sul mercato e alle loro caratteristiche.