La passivhaus, letteralmente casa passiva, si innesta nel filone della bioedilizia. Badate bene: una passivhaus non deve per forza essere realizzata con materiali propri della bioedilizia, ma di norma chi possiede un occhio attento sul risparmio energetico preferisce utilizzare anche materiali costruttivi che abbracciano un’edilizia più eco friendly.
Ma cosa si intende per Passivhaus? Passivhaus è uno standard costruttivo internazionale nato in Germania nel 1988. L’obiettivo dello standard è il raggiungimento del massimo benessere abitativo senza l’apporto di fonti energetiche esterne, o utilizzandole in forma veramente minima.
Conosciamo più da vicino questo tipo di abitazioni e le sue principali caratteristiche.
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Il risparmio energetico della casa passiva

Se dovessimo descrivere con quattro aggettivi le Passivhaus io utilizzerei: sostenibilità, efficienza energetica, innovazione e comfort. Infatti le case costruite seguendo gli standard Passivhouse garantiscono la realizzazione di un’abitazione che coniuga efficienza energetica e comfort abitativo, grazie al mantenimento costante di temperatura e umidità, all’ottima insonorizzazione e all’utilizzo di fonti di energia rinnovabile.
Per essere definita casa passiva un edificio deve rispettare due regole base in termini di risparmio energetico ed economico:
- Il fabbisogno energetico richiesto per il riscaldamento e il raffrescamento non deve superare i 15 kWh/(m²a) che corrisponde a 1,5 metri cubi di metano e a 1,5 litri di gasolio l’anno per ogni m² di superficie utile.
- A livello economico, il risparmio deve essere del 90% circa rispetto agli edifici di vecchia concezione e costruzione e del 75% rispetto alle case ad alta efficienza energetica.
I 5 pilastri Passivhaus
Vediamo assieme quali sono i 5 pilastri che definiscono una casa passiva.

1- Involucro termico ad alta efficienza
Tutta la struttura della casa passiva deve essere ben isolata e quindi avere un elevato grado di coibentazione termico. L’isolamento delle abitazioni deve essere calcolato attentamente valutando la posizione della casa, tenendo conto dei valori di irraggiamento solare e dei dati climatici. Il tetto, il solaio e le pareti esterne devono avere valori di trasmittenza termica molto bassi.
2 – Serramenti Passivhaus
Tutti i serramenti di una casa passiva devono possedere valori di trasmittanza termica inferiori a 0,8 W/m2K. Gli infissi devono avere il telaio coibentato e presentare vetri doppi o tripli a seconda della zona di installazione e alla loro esposizione. I ponti termici vanno assolutamente evitati in fase di installazione. I serramenti hanno un ruolo fondamentale nelle Passivhaus: si trattano infatti di termosifoni naturali per l’inverno. Ovviamente durante le stagioni più calde vanno ombreggiati in modo adeguato per non rischiare di riscaldare troppo l’ambiente e necessitare di maggiore energia per raffreddare l’ambiente.
3 – Ventilazione meccanica controllata

Nelle case passive ben progettate il bilancio termico è quasi del tutto soddisfatto dagli apporti energetici passivi, come irraggiamento solare, calore derivante dagli elettrodomestici e dalle persone stesse che vivono nella casa. Per garantire il massimo comfort abitativo, quindi aria salubre, temperatura e umidità costanti, viene utilizzato un sistema di ventilazione meccanica controllata.
L’aria interna viene prelevata e convogliata in uno scambiatore di calore. L’aria prelevata dall’esterno viene riscaldata (o raffreddata in base alla stagione) e poi immessa nell’edificio. In generale, l’impianto di ventilazione ogni ora fornisce 30 metri cubi d’aria fresca per ogni persona. In questo modo non è più necessario aprire le finestre per far arieggiare l’ambiente.
4 – Tenuta all’aria dell’edificio
Per tenuta all’aria si intende l’assenza assoluta di spifferi. La presenza di spifferi infatti riduce di molto l’efficienza energetica, oltre a mirare il comfort degli abitanti.
La tenuta all’aria di una Passivhaus è un dato misurabile tramite il Blower door test ed è molto difficile rispettare questo requisito se la progettazione e l’esecuzione in cantiere non è accurata.
5 – Minimizzazione dei ponti termici
Tutti i possibili ponti termici dell’edificio devono essere minimizzati e se possibile evitati. I nodi strutturali devono essere realizzati con la massima attenzione per evitare perdite di calore e per avere temperature superficiali costanti.
Se vi restano dubbi o domande sulla passivhaus non esitate a contattarmi.
